Alvaro Morata: “Ho Vissuto Momenti Bui a Causa della Depressione”

L’attaccante spagnolo si apre sulla sua lotta contro la depressione e gli attacchi di panico, rivelando come questi problemi abbiano condizionato la sua carriera e la sua vita personale.

Alvaro Morata, attuale attaccante del Milan e uno dei protagonisti della nazionale spagnola, ha recentemente parlato apertamente delle sue difficoltà con la salute mentale. Il giocatore ha ammesso che la depressione e gli attacchi di panico lo hanno profondamente segnato, tanto da influenzare la sua capacità di giocare. “C’è stato un momento in cui non riuscivo nemmeno ad allacciarmi gli stivali”, ha confessato il calciatore in un’intervista a El Partidazo.

Un Momento di Grande Difficoltà

Dopo un periodo di alti e bassi nella sua carriera, tra Chelsea e Atletico Madrid, Morata ha vissuto uno dei momenti più delicati della sua vita. Nonostante il suo contributo alla vittoria della Spagna agli Europei del 2024, il campione ha rivelato di aver attraversato una fase in cui il solo pensiero di scendere in campo sembrava insormontabile.

“Ho avuto attacchi di panico e crisi di depressione,” ha spiegato l’attaccante. “Non importa chi sei o quale lavoro fai, quando sei in preda a queste emozioni, sembra che dentro di te ci sia una persona che ti combatte costantemente.”

Il Trasferimento al Milan Come Via di Fuga

Dopo aver capitanato la Spagna alla vittoria agli Europei 2024, Morata ha preso una decisione importante per la sua carriera e il suo benessere personale: lasciare la Spagna e trasferirsi al Milan. “Per me, lasciare la Spagna è stata la scelta migliore; non riuscivo a sopportare la pressione”, ha detto. Questo trasferimento, del valore di 10,9 milioni di sterline, ha permesso al giocatore di trovare nuova linfa vitale in Italia, dove ha segnato due gol nelle prime sei partite con la maglia del Milan.

Il Supporto Fondamentale di Famiglia e Allenatori

Nonostante le difficoltà, Morata ha sottolineato l’importanza delle persone che lo hanno aiutato a superare questi momenti bui. “Devo ringraziare molte persone: il mio allenatore Simeone, il mio compagno di squadra Koke, e anche il mio psichiatra. Mi hanno sostenuto quando tutto sembrava perduto”, ha detto il calciatore, sottolineando come il supporto psicologico sia stato cruciale nel suo percorso di guarigione.

Inoltre, ha aggiunto: “Siamo ciò che le persone vedono in TV e sui social media, ma la realtà spesso è diversa. Ci sono momenti in cui dobbiamo sorridere davanti alle telecamere, mentre dentro ci sentiamo a pezzi.”

Il Peso della Pressione Pubblica

Morata ha anche parlato di come la pressione dei media e dei tifosi abbia avuto un impatto sulla sua vita privata. Essere sotto i riflettori, soprattutto durante i periodi di crisi sportiva, ha reso difficile per lui godersi momenti semplici come passare del tempo con la famiglia. “C’era un periodo in cui non riuscivo nemmeno a stare con i miei figli senza provare ansia. Le persone facevano battute su di me per quello che accadeva in campo, e alla fine non volevo nemmeno uscire di casa.“

Una Lunga Strada di Guarigione

La lotta di Morata contro la depressione e l’ansia non è stata facile, l’attaccante è determinato a continuare a combattere. Ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che gli sono stati vicini e ha ribadito l’importanza di parlare apertamente della salute mentale, un tema ancora spesso tabù nel mondo del calcio e dello sport in generale.

“Spero che la mia storia possa aiutare altri a capire che non sono soli. Anche nei momenti più bui, c’è sempre una via d’uscita. Ci vuole tempo, pazienza e tanto supporto.”, ha dichiarato Morata. “

Alvaro Morata si è mostrato estremamente vulnerabile nel condividere la sua esperienza con la depressione e gli attacchi di panico. Il suo coraggio nel parlare apertamente di questi problemi dimostra quanto sia importante sensibilizzare il pubblico sulla salute mentale, soprattutto nel mondo del calcio, dove le aspettative possono essere schiaccianti. Nonostante i suoi momenti di crisi, Morata ha dimostrato di essere un combattente, sia dentro che fuori dal campo, e il suo futuro al Milan sembra promettente.