Mourinho vs Conte – La guerra di parole
Tra José Mourinho e Antonio Conte già non scorre buon sangue. Nella stagione 2016/17 i due si ritrovano in Premier League: Mourinho allena il Man United, Conte siede sulla panchina del Chelsea (dalla quale eredita proprio il posto di Mourinho, esonerato nella stagione precedente da Abramovich). E da quel giorno nasce una guerra, con frecciate e risposte tra i due – anche piuttosto pesanti – che andranno avanti per più di un anno.
Ho tradotto e modificato un po’ un articolo in inglese di Sky Sports UK, che riassumeva, in ordine cronologico, le dichiarazioni dell’uno e dell’altro.
Mourinho vs Conte – L’inizio
Tutto inizia quando i due si sfidano per la prima volta in campionato.
È Chelsea-Man United dell’ottobre 2016. La partita finisce 4-0 per i blues, che umiliano i red devils. Al fischio finale i due si stringono, come di consuetudine, la mano. Ma è tutt’altro che una stretta amichevole. Mourinho, infastidito dall’atteggiamento di Conte durante la partita, mentre viene ripreso dalle telecamere dice:
“Si festeggia cosi sull’1-0, non sul 4-0. È un’umiliazione nei nostri confronti”.
Conte, secondo Mourinho, era colpevole di aver celebrato in maniera eccessiva anche al quarto gol.
Conte lancia la frecciata su Moses
Come detto, nel 2016 Conte allena la panchina del Chelsea. Prima di lui però, dal 2013 al 2015, c’era Mourinho. I due nella loro esperienza trovano entrambi in rosa un certo Victor Moses, ma che utilizzano in modo diametralmente opposto.
Il Chelsea acquista Victor Moses dal Wigan nel 2012 ma Mourinho lo trascura, mandandolo regolarmente ad altre squadre in prestito.
Nel 2016/17, stagione in cui Conte vince la premier con il Chelsea, Moses è uno dei titolari della squadra. Conte in un’intervista lancia una frecciata a riguardo, sottolineando le qualità del giocatore. “Ho notato le sue qualità dai primi giorni di ritiro. Qualità tecniche, fisiche, atletiche, la capacità di coprire 70 metri di campo. Non mi capacito come qualcuno come lui possa essere stato ignorato, trascurato”.
Mourinho critica il Chelsea di Conte
Febbraio 2017. Mourinho pensa che il Chelsea di Conte – primo in classifica – vincerà il titolo, ma critica il suo modo di giocare. “Il Chelsea è un’ottima squadra difensiva”, dice. “Difendono molto bene e con molti giocatori. Penso che quest’anno a vincere la Premier sarà una squadra molto difensiva che segna i suoi gol in contropiede e da calcio piazzato. Per come giocano, difficilmente si lasceranno scappare il titolo”.
Conte risponde alle lamentele di Mourinho sui cartellini rossi
Marzo 2017. I due club si scontrano nei quarti di finale di FA Cup in una partita in cui Ander Herrera, dopo soli 35 minuti, riceve un’espulsione che sembra troppo severa.
Mourinho mentre il suo giocatore esce dal campo ride in modo ironico, e a fine partita dice: “Ognuno può avere il suo punto di vista ma tutti abbiamo visto la partita prima dell’espulsione e quella dopo l’espulsione, dove altri cartellini non sono stati dati”. Facendo riferimento, a suo modo di vedere, a un metro di giudizio differente.
Conte risponde a Morinho per le rime, concentrandosi su Hazard, spesso vittima di falli da parte dei giocatori dello United.
“Hazard ha iniziato la partita ma non ha potuto giocare a calcio. Tutti lo hanno visto quindi possono giudicare la situazione”
Conte critica le spese dello United
Aprile 2017. Conte lancia una frecciata ad entrambi i club di Manchester, ricordando che i soldi non garantiscono il successo. (La squadra di Mourinho in estate ha speso 170 milioni di euro).
“Penso che questa stagione sia molto importante per comprendere che a vincere non è sempre chi spende di più. Questa non è l’unica stagione in cui i due club di Manchester hanno speso tanto. Guardando al passato, è consuetudine per loro”
Mourinho fa una battuta sul trapianto di capelli di Conte
In estate, dopo aver vinto la Premier, Conte avverte i suoi mandando una frecciata a Mourinho:
“Due anni fa, dopo aver vinto la Premier, il Chelsea è finito decimo. Non deve accadere di nuovo. Sappiamo le difficoltà e sicuramente vogliamo evitare la stagione del Chelsea di Mourinho”
L’allenatore dello United, a riguado, dice. “Potrei rispondere in molti modi ma non perderò i miei capelli per rispondere ad Antonio Conte”, rievocando il trapianto di capelli dell’allenatore salentino.
Conte dice a Mourinho di farsi i fatti suoi
In ottobre, dopo che lo United viene sconfitto dal Benfica in Champions League, Mourinho riaccende la discussione tra lui e Conte.
“Non parlo mai degli infortuni. Altri allenatori, piangono, piangono e piangono quando un calciatore è infortunato”, dice con un chiaro riferimento a Conte.
“Io invece non piango. Ignoro i calciatori che sono infortunati e mi concentro su quelli che ho a disposizione”
Conte, quando più tardi gli riportano la dichiarazione, risponde: “Penso che debba pensare a sé e alla sua squadra. Troppe volte gli piace concentrarsi su ciò che capita al Chelsea”
Mourinho dà del clown a Conte
Probabilmente con il pensiero ancora a quell’esultanza di Conte dell’Ottobre 2016, Mourinho ribadisce il suo impegno con il Manchester United parlando di allenatori che si comportano come “clown” a bordocampo.
“Solo perché non mi comporto come un clown a bordocampo ciò non significa che ho perso la mia passione”.
“Preferisco comportarmi come faccio, in modo molto più maturo e migliore per me stesso e la mia squadra. Non penso ci si debba comportare come un pazzo a bordocampo per avere passione”
Quando a Conte viene chiesto un parere sulle parole di Mourinho, Antonio Conte, in italiano, risponde con un “demenza senile”.
“Penso che Mourinho debba vedersi in passato – forse stava parlando proprio di sé stesso. A volte ci si dimentica di ciò che viene detto in passato, come nel suo caso”.
“Non so il nome, ma… demenza senile (dice in italiano)… quando dimentichi ciò che fai in passato”.
Conte in questo caso fa probabilmente riferimento alle parole che Mourinho gli aveva rivolto a fine partita in quel famoso Chelsea-Man United 4-0.
Mourinho allude alla condanna a Conte per calcioscommesse
Pochi giorni dopo Mourinho rilancia, in seguito alla vittoria del suo United contro il Derby County in FA Cup, dicendo che non verrà mai squalificato per il calcioscommesse.
Nel 2012, la Federcalcio accusò Conte di reato di omessa denuncia, per non aver denunciato episodi di partite truccate del Siena, suo ex club, nella stagione 2010/11.
Conte ricevette una squalifica di 10 mesi, poi ridotta a 4 mesi prima di essere assolto dalle accuse nel 2016.
Queste le parole di Mourinho: “Ciò che non mi è mai capitato – e mai capiterà – è essere squalificato per aver truccato le partite”
Conte definisce Mourinho un piccolo uomo, da sempre e per sempre
Il giorno dopo, in seguito al pareggio del Chelsea in FA Cuo con il Norwich, Conte risponde a Mourinho etichettandolo come piccolo uomo.
“Penso che quando ci sono questo tipo di dichiarazioni, dichiarazioni in cui cerchi di offendere una persona senza conoscere la verità, allora sei un piccolo uomo.”
“Nel passato è stato un piccolo uomo in molte circostanze, è un piccolo uomo nel presente e sarà un piccolo uomo nel futuro. Io lo considero un piccolo uomo e un uomo di veramente basso profilo”
Conte però non si ferma qui, chiamando Mourinho un “fake” e alimentando il fuoco in vista della sfida in arrivo tra Chelsea e Manchester United.
“Ricordo quando lui (Mourinho) offendeva Ranieri per il suo inglese. E poi, quando Ranieri viene esonerato, si mette una maglia di Ranieri. Sei un falso, un falso”, dice Conte. Che poi conclude cosi:
“Quand’è la partita con il Manchester United? Possiamo incontrarci in una stanza. Per provare a discutere di queste dichiarazioni. Non so se è pronto ad incontrarmi in una stanza, solo io e lui”.
Toccando l’episodio della squalifica Mourinho ha tirato fuori tutta l’ira di Antonio Conte.
Mourinho parla del suo rapporto con Ranieri e chiede le scuse da Conte
In seguito alla vittoria del suo United contro lo Stoke per 3-0, nella storica data del 15 gennaio 2018, Mourinho descrive la sua guerra di parole con Mourinho “divertente” e la reputa conclusa.
“Quando non sono io a iniziare lo trovo abbastanza divertente vedere altre persone dall’altra parte comportarsi da vittima quando non lo sono”
“Ma, in realtà, non mi diverto. Ecco perché, per me, questa storia è finita”
Poi continua, consigliando a Conte di essere “abbastanza uomo” da dire scusa nello stesso modo in cui lui – Mourinho – lo ha fatto con Ranieri, dopo averlo preso in giro per il suo cattivo inglese ai tempi del Chelsea (Ranieri ha allenato il Chelsea dal 2000 al 2004).
“A volte è colpa mia”, dice. “Altre volte è colpa degli altri allenatori. Nel mio caso, quando penso sia colpa mia e debba comportarmi in modo diverso, sono il primo a chiedere scusa, come ho fatto con Ranieri quando ne ho avuto l’occasione”
“Ecco perché il nostro rapporto è passato da cattivo a buono e da buono a molto buono, perché sono stato abbastanza uomo da chiedere scusa”.
Mourinho e Conte si sfidano sul campo
Nel febbraio 2018, quando Mourinho e Conte si incrociano sul campo, c’è un sorriso e una stretta di mano tra i due, prima del calcio d’inizio.
La partita viene vinta in rimonta per 2-1 dal Manchester United. Al fischio finale, segue un’altra stretta di mano a cui segue un confronto tra i due nell’ufficio di Mourinho. Cosa si siano detti lo sanno solo loro due.
“Dopo la partita, l’ho invitato nel mio uffico. Abbiamo parlato. Non c’è nulla di male”, dirà Mourinho a Record qualche giorno dopo.
“Penso che la stretta di mano non abbia bisogno di ulteriori parole”, dice Mourinho. “Questo è ciò che io ed Antonio vogliamo mostrare a tutti”.
“La stretta di mano prima e dopo la partita è un esempio di come nel calcio si debba andare avanti e rispettarsi a vicenda”
Conte conferma la fine delle ostilità
Dopo che il Chelsea batte il Southampton e conquista la finale di FA Cup – proprio con lo United – Conte viene interrogato sul suo rapporto con Mourinho.
“Penso che io e José abbiamo chiarito la situazione e questa è la cosa più importante. Non c’è un problema tra me e lui”
Il “futuro”
Dopo circa un anno e quattro mesi di guerra di parole, i due mettono quindi un punto alla storia. Il rapporto più mite tra i due è confermato da dichiarazioni lasciate più avanti dai due.
Mourinho, dopo aver battuto la Juventus a Torino nei gironi di Champions, in risposta ai continui insulti ricevuti nel corso della partita, a fine gara alza le tre dita al cielo in ricordo del triplete ai tempi dell’Inter.
Successivamente Conte, in un’intervista a EPCC, “appoggia” il suo gesto: “Lui ha vinto il Triplete e tre campionati col Chelsea, dunque ha la possibilità di fare quel gesto. Ci vuole rispetto, verso il pubblico, ma pure verso di lui. Ha vinto tanto e in quel gesto c’è tutto di Mourinho”.
Nell’estate 2019, Conte diventa il nuovo allenatore dell’Inter. A Mourinho viene chiesto un parere sulla cosa e una previsione sul campionato in procinto di iniziare. “L’Inter quest’anno deve vincere lo scudetto, sono sicuro”, risponde.
In attesa di altre dichiarazioni…
Ultimo aggiornamento: 21/11/2019
L’autore
Mister X è colui che aperto questo sito e l’omonimo canale YouTube. Mister x si è sempre chiesto se la gente leggesse davvero gli articoli, in particolare quelli di calcio, non fermandosi solo al titolo. Se tu hai davvero appena letto tutto l’articolo, X si vuole congratulare con te e ringraziarti per la lettura.
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