Nottingham Forest: multa da capogiro per le critiche al VAR, il club annuncia ricorso
750.000 sterline di sanzione per un post infuocato contro il VAR. Il Nottingham Forest si prepara a fare ricorso.
Il Nottingham Forest è stato colpito da una multa di 750.000 sterline in seguito a un post pubblicato sui social media dopo la sconfitta per 2-0 contro l’Everton, risalente alla scorsa stagione. La sanzione è stata inflitta dalla FA (Football Association), che ha considerato il messaggio del club su X troppo critico nei confronti delle decisioni arbitrali e dell’utilizzo del VAR.
Nonostante la multa, il Nottingham Forest ha subito dichiarato che presenterà ricorso, ritenendo la punizione eccessiva. Il club ha sollevato dubbi non solo sulle decisioni arbitrali prese durante la partita, ma anche sulla nomina di Stuart Attwell come VAR, insinuando che l’arbitro non fosse imparziale.
Il post sui social che ha scatenato la tempesta
Il messaggio che ha acceso la polemica è stato pubblicato pochi minuti dopo la fine del match contro l’Everton, disputato lo scorso aprile a Goodison Park. Nel post, il Nottingham Forest si lamentava del fatto che fossero stati negati tre rigori, definendo le decisioni arbitrali “estremamente sbagliate” e inaccettabili.
“La nostra pazienza è stata messa alla prova più volte”, si leggeva nel post, che aggiungeva anche una nota polemica nei confronti di Stuart Attwell, insinuando che fosse un tifoso del Luton, cosa che avrebbe potuto influenzare il suo giudizio.
La decisione della FA e il ricorso del club
Nonostante le giustificazioni del Nottingham Forest, la FA ha considerato il comportamento del club inaccettabile, evidenziando la mancanza di un sincero pentimento da parte della società. Per questo, la commissione disciplinare ha deciso di infliggere una multa di 750.000 sterline. In realtà, la FA avrebbe richiesto una sanzione ancora più alta, di oltre un milione di sterline, ma alla fine l’importo è stato ridotto.
Il Nottingham Forest, tuttavia, ha definito la sanzione “del tutto sproporzionata” e ha subito fatto sapere che presenterà ricorso. “Siamo estremamente delusi dalla decisione della commissione”, ha dichiarato il club in una nota ufficiale. “Riteniamo che la richiesta iniziale della FA, insieme alla multa inflitta, sia eccessiva e presenteremo ricorso”.
La polemica con Gary Neville e le scuse di Sky Sports
A peggiorare ulteriormente la situazione, ci sono stati i commenti dell’ex calciatore e oggi opinionista Gary Neville, che durante una trasmissione di Sky Sports aveva paragonato le azioni del Nottingham Forest a quelle di una “banda mafiosa“. Questa dichiarazione ha provocato una reazione immediata da parte del club, che ha avviato azioni legali contro Sky Sports, richiedendo delle scuse ufficiali.
Alla fine, Sky Sports ha diffuso una dichiarazione pubblica lo scorso luglio, in cui ha espresso rammarico per le parole utilizzate da Neville. “Abbiamo discusso con Gary del linguaggio usato e del suo potenziale offensivo”, si legge nel comunicato. “Gary ha accettato di non utilizzare espressioni simili in futuro, e Sky Sports si scusa con il Nottingham Forest per qualsiasi offesa causata”.
Un caso che solleva interrogativi
Il caso del Nottingham Forest ha scatenato un dibattito acceso tra tifosi e addetti ai lavori. Le critiche del club verso il VAR e la gestione arbitrale non sono nuove nel mondo del calcio, ma questa vicenda evidenzia come, nell’era dei social media, anche una dichiarazione fatta a caldo possa avere conseguenze importanti, sia in termini economici che di reputazione.
Con il ricorso già annunciato, la storia è tutt’altro che conclusa. Il Nottingham Forest spera di ottenere una riduzione della multa, mentre la FA difende la propria decisione, sottolineando l’importanza di tutelare l’integrità del gioco e il rispetto per le figure arbitrali.
Resta da vedere come si evolverà la situazione nelle prossime settimane, ma una cosa è certa: questo caso ha messo in luce le tensioni sempre più forti tra club, arbitri e l’uso della tecnologia nel calcio moderno. I tifosi, intanto, restano in attesa di conoscere il verdetto finale, con la speranza che episodi simili possano essere gestiti in modo più equilibrato in futuro.
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